Teatro

Duke Ellington Orchestra:1°Maggio al Teatro Europauditorium di Bologna

Duke Ellington Orchestra:1°Maggio al Teatro Europauditorium di Bologna

A 40 anni esatti dalla morte del grande compositore jazzista Edward Kennedy ‘Duke’ Ellington, approda in Italia la storica Duke Ellington Orchestra per il suo primo tour interamente italiano: il 30 aprile 2014 al Parco della Musica di Roma, il 1 maggio al teatro EuropAuditorium di Bologna e il 3 all’Auditorium di Milano.
Le esibizioni in Italia della storica orchestra, nata a metà anni ’20 e che per cinquant’anni ha calcato i palcoscenici di Stati Uniti, Europa, Africa, Asia e Australia, sono state molto rade, l’ultima a Bologna (Palasport) risale al lontano 1973.

L’ultimo membro della band originaria, Barrie Lee Haal, è morto nel 2011, ma nella formazione odierna di 15 elementi – ben dodici sono strumenti a fiato – almeno una mezza dozzina di musicisti fa parte dell’orchestra da oltre vent’anni continuando a suonare in tour in ogni parte del mondo brani ampiamente conosciuti anche dai profani e non appassionati di jazz: It Don’t Mean a Thing if it Ain’t Got That Swing, Take the A train, Mood Indigo, Satin Doll, Caravan, In A Sentimental Mood. Il concerto del 1° Maggio al Teatro EuropAuditorium di Bologna, in esclusiva regionale, rappresenta un'occasione unica e imperdibile per gli appassionati di musica per ascoltare il meglio del Jazz mondiale.

Edward Kennedy "Duke" Ellington, compositore, pianista e direttore d'orchestra, è stato uno dei più grandi protagonisti della storia del Jazz, oltre che uno dei più importanti musicisti e compositori statunitensi del XX secolo. Durante la sua lunga carriera - durata ben 60 anni, le composizioni di Ellington hanno toccato generi distinti dal jazz, quali il blues, il gospel, la musica classica e si è cimentato anche nella creazione di colonne sonore.
Nato nel 1899 a Washington, la capitale statunitense, in una famiglia agiata della borghesia nera, Duke Ellington (il soprannome Duke "duca" gli viene dato nell'adolescenza per la nobiltà del suo portamento) inizia la sua carriera negli anni '20 a New York, nel celebre Cotton Club, storico locale di Harlem, dove  nel 1923 fondò la sua orchestra, in cui suonavano musicisti neri, ma che per ironia della sorte, e per un razzismo ancora dominante, aveva solo pubblico bianco. Con la sua orchestra ha composto e prodotto più di duemila brani musicali, oltre ad aver compiuto innumerevoli tournée nel mondo.

La Duke Ellington Orchestra rappresenta un’eredità musicale rimasta fedele agli inizi del Duca, non ha avuto radici o tradizioni su cui formarsi, è nata da sé ed è rimasta identica a sé stessa, inconfondibile nel suo suono. “Duke” Ellington non identificava la sua musica nel Jazz ma la definiva “American Music”, oltre ogni etichetta e categoria presente sul mercato discografico.
Alla sua morte, avvenuta nel maggio 1974, alla direzione dell’orchestra è succeduto il figlio Mercer Ellington, compositore e virtuoso trombettista che scrisse numerosi brani per la band, tra cui il noto Things Ain’t What They Used to Be. Scomparso il figlio del Duca, nel 1996 fu il nipote di Duke e figlio di Mercer, Paul Mercer Ellington, a prendere le redini della band continuando a preservare la tradizione musicale nel suono e nella scelta di repertorio, fino a quando, occupato nella sua principale carriera di produttore cinematografico, ha lasciato nel 2011 la conduzione al talentuoso pianista dell’Orchestra Tommy James che la detiene tuttora.

“In genere, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia.” (Duke Ellington)